1965-1978: il movimento anti-manicomiale umbro

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1965-1978: il movimento anti-manicomiale umbro

1965, l’avvio del cambiamento

1965, l’avvio del cambiamento

L’insediamento della Giunta Rasimelli. A seguito delle elezioni amministrative tenutesi a Perugia il 22 novembre 1964, si insedia due mesi più tardi (25 gennaio 1965) la nuova Amministrazione provinciale presieduta dall’ingegner Ilvano Rasimelli. Ha inizio così concretamente e insieme simbolicamente il vasto processo di trasformazione che porterà Perugia ad assumere un ruolo di avanguardia nella lotta all’istituzione manicomiale. Scopri di più
Il Consiglio Provinciale del 20 settembre 1965

Il Consiglio Provinciale del 20 settembre 1965

Il Consiglio provinciale del 20 settembre 1965 segna un ulteriore passaggio-chiave verso la trasformazione profonda della psichiatria a Perugia. In quella occasione infatti Rasimelli denuncia pubblicamente – attraverso la proiezione di numerose diapositive a colori (oggi purtroppo disperse) – la grave arretratezza culturale, il degrado dei padiglioni dei servizi e le pessime condizioni di vita dei pazienti internati. Scopri di più
Il caso Vittorio M.

Il caso Vittorio M.

Durante l’estate del 1965 un fatto di cronaca contribuisce ad alimentare nuove riflessioni intorno all’istituzione manicomiale e avviare dall’interno il processo di cambiamento: dopo essere stato legato al letto di contenzione per tre giorni, un paziente ricoverato nell’Ospedale Psichiatrico muore. Un evento come tanti, all’interno dell’istituzione manicomiale, passati di solito inosservati. Questa volta però il direttore Francesco Sediari decide di sporgere denuncia alla Magistratura e il Consiglio Provinciale adotta il provvedimento di sospensione cautelativa per tutti gli operatori coinvolti e indagati dall’Autorità Giudiziaria. Scopri di più
Il progetto del “monoblocco”

Il progetto del “monoblocco”

Nello stesso Consiglio della Giunta provinciale del 20 settembre 1965 il presidente Rasimelli riferisce quanto emerso durante un precedente convegno svoltosi il 25 marzo 1965 nella sede della Provincia, dedicato alle questioni sulla psichiatria perugina (Bollettino di informazione della Provincia, 1965). In quella occasione era stata messa in discussione la costruzione di un nuovo Ospedale Psichiatrico, il cosiddetto monoblocco, i cui lavori avevano avuto inizio nell’estate del ’61 a seguito dell’approvazione del progetto per vincita del concorso dell’architetto Daniele Calabi. Scopri di più
L’umanizzazione. Un ospedale più accogliente

L’umanizzazione. Un ospedale più accogliente

A partire dal 1965, prende avvio un progressivo processo di miglioramento delle condizioni interne dell’Ospedale Psichiatrico. In una fase iniziale gli sforzi furono interamente concentrati dentro l’istituzione: si lavorò per umanizzarla, renderla più vivibile, attraverso un costante impegno di trasformazione che coinvolse progressivamente i vari reparti ospedalieri. Scopri di più
La partecipazione

La partecipazione

Nel costante processo di trasformazione e “democratizzazione” dell’Ospedale Psichiatrico, intorno al 1968 i ricoverati vennero coinvolti abitualmente   nelle assemblee interne insieme agli operatori, infermieri e medici, per discutere problemi e assumere decisioni. Anche i ricoverati potevano esprimersi liberamente, consentendo o dissentendo sulle linee di gestione dell’istituzione (Micheli 1982). Scopri di più
Verso il territorio. Lotta per una nuova cultura e una nuova società

Verso il territorio. Lotta per una nuova cultura e una nuova società

Nel continuo processo di riflessione critica del movimento psichiatrico umbro, ben presto anche la fase dell’umanizzazione, venne superata nella consapevolezza che tali cambiamenti si inserivano comunque all’interno dei processi di istituzionalizzazione. Scopri di più
I Centri di Igiene Mentale

I Centri di Igiene Mentale

È del febbraio 1970 l’apertura a Perugia del primo Centro di igiene mentale , che sancì, dopo un lungo dibattito, la rinuncia all’Ospedale Psichiatrico come luogo ideale di ogni azione di nuova psichiatria (Scotti, Brutti 1980). In pochi mesi si giunse nell’intera provincia di Perugia alla costituzione di nove Cim, caratterizzati da una pluralità di posizioni teoriche e organizzative che rendevano conto della vivacità e del fermento che contraddistinsero l’intera esperienza. Scopri di più